Reddito medio lordo: Nelle regioni del Nord d'Italia si rilevano stipendi più alti dovuti all'industria, all'assunzione di lavoratori stranieri, alla presenza di importanti università e istituti di ricerca. Il valore più alto è quello di Bolzano, capoluogo dell'Alto Adige-Südtirol, con una media di 12,67 euro/ora. Anche città come Torino (12,01 euro/ora), Bergamo (11,93 euro/ora), Milano (12,49 euro/ora) e Bologna (12,13 euro/ora) mostrano cifre piuttosto alte grazie a sviluppate opportunità di lavoro e probabilmente al turismo. Spiccano nell'Italia centrale Roma e dintorni (11,3 euro/ora) soprattutto per i posti di lavoro pubblici, l'industria e il turismo. Nel Sud Italia, il reddito medio lordo per ora è inferiore a 11 euro.
Divario retributivo tra donne e uomini: L'Italia ha, rispetto al resto d'Europa, un divario retributivo fra i sessi (GPG) relativamente piccolo. Tuttavia, questo valore meriterebbe un giudizio più critico non tenendo in considerazione il tasso di partecipazione femminile alla forza lavoro. Molte donne ricoprono ancora il tradizionale ruolo della casalinga. Il rapporto più basso tra il reddito delle donne e quello degli uomini si registra a Genova, dove le donne guadagnano in media l'85,94% del reddito degli uomini, seguita da Mantova con l'86,08%. La disparità di reddito più bassa è quella di Rimini. Qui lo stipendio medio di una donna raggiunge il 96,46% dello stipendio medio di un uomo, mentre ad Andria il 96,08%. Nel complesso, il divario retributivo fra i sessi è minore nel Centro Italia. Ma è soprattutto la Sardegna a distinguersi con valori significativamente più alti (valori alti = minor divario retributivo tra donne e uomini) rispetto al resto d'Italia. Al nord si trovano generalmente i rapporti reddituali più bassi e quindi un divario retributivo tra i sessi più alto.
Aspettativa di vita alla nascita: Un'alta aspettativa di vita è di solito associata a ricchezza, istruzione e prestazioni sanitarie vissute per lunghi periodi. In Italia ci sono sostanziali differenze con accentramenti geografici nel centro e nel nord Italia che evidenziano un'aspettativa di vita più alta. Vale la pena ricordare che negli ultimi anni il paese ha potuto vantare la più alta aspettativa di vita nell'UE con un massimo di 84 anni a Firenze e un minimo di 80,56 anni a Napoli. L'aspettativa di vita media è pari a 82,6 anni. Molte regioni del sud Italia, e in particolar modo la Sicilia, hanno una bassa aspettativa di vita. Al contrario in Sardegna esiste una cosiddetta "zona blu", ovvero un'area demografica dove un numero considerevole di cittadini raggiunge i 100 anni e più.
Prezzi delle case: La forte domanda di spazio abitativo nelle regioni urbanizzate fa aumentare in queste zone il prezzo medio di vendita delle case. Dato che il Nord Italia è più urbanizzato del Sud, i prezzi delle case sono più alti al Nord che al Sud, regione considerata in gran parte come rurale. I prezzi delle case seguono le disparità tra Nord e Sud, con in più prezzi più alti nelle aree metropolitane. Roma, in quanto capitale, ha i prezzi più alti (4950€ al m²), mentre Avellino, considerata zona più rurale, registra i prezzi più bassi (800€ al m²). La media nazionale è pari a 1852€ al m².
Numero di medici di famiglia: Il numero di medici di famiglia tende ad essere più alto nel Sud d'Italia che nel Nord. Le percentuali più alte si registrano dunque a Terni e a Nuoro (1,4 per 1.000 abitanti), quelle più basse a Rovigo (0,5 per 1.000 abitanti).